C’era una volta un progetto: riportare il sorriso sul viso dei bambini affetti da disturbi che spesso un medico da solo non può gestire. Quel progetto, dieci anni fa, è diventato un’associazione, ANTAS, che tuttora ha lo scopo di sostenere ed integrare la medicina tradizionale con le innovative coterapie (clown terapia, pet therapy e onoterapia) riconosciute a livello internazionale come valido supporto per pazienti affetti da autismo, sindrome di down, sindrome di Asperger, ritardo cognitivo e ritardo psicomotorio.
Gli effetti benefici della pet therapy (svolta con l’ausilio di cani seguiti da educatori cinofili) e dell’onoterapia (dove invece l’animale scelto per il percorso terapeutico è l’asino) sono infatti ormai universalmente riconosciuti e documentati da diversi studi effettuati in tutto il mondo: miglioramenti nelle attività psicomotorie, nei deficit dell’attenzione e in generale dell’umore e della qualità della vita di chi vi si affida sono, di fatto, i principali risultati riscontrati tramite test effettuati prima e dopo il percorso. Un cammino individuale, svolto dopo un attento esame della storia clinica e personale del paziente, arricchito, in diverse fasi, dalla partecipazione dei membri più stretti della famiglia è quanto Antas si propone di intraprendere attraverso il supporto di medici, psicologi, infermieri e terapisti occupazionali. Due incontri conoscitivi (gratuiti) per stabilire insieme le tappe, i tempi e gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la terapia, e solo dopo la decisione di percorrere o meno questa nuova strada.
Oggi Antas vanta diversi riconoscimenti a livello regionale e nazionale per l’operato svolto all’interno delle proprie sedi (Roma zona Montesacro e San Polo dei Cavalieri – Tivoli) e nei principali ospedali della Capitale, questo perché si avvale di un’equipe multidisciplinare altamente qualificata nell’ambito sanitario ma soprattutto perché non ha mai perso di vista quel progetto da dove tutto è partito: il sorriso.