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I CLOWN DEL SORRISO

Una tribù eterogenea: lavoratori, mamme, professionisti, studenti, futuri medici e non, persone di ogni età… tutti contraddistinti da un piccolo, ma significativo oggetto: un naso rosso. Questi sono i Clown del Sorriso di ANTAS, persone comuni spinte dal desiderio di regalare i propri sorrisi e un po’ di serenità a chi attraversa un momento difficile. Ecco cosa fa il clown di corsia, apparentemente fuori posto in un luogo dove la sofferenza la fa da padrona.

Ma è proprio lì, dove oltre alla propria patologia ci si “ammala” di solitudine, inquietudine e tristezza che il clown arriva come un arcobaleno, a portare gioia e allegria, a dare quella spinta in più che fa volare lontano da quel posto la mente e l’animo di chi in quel luogo deve stare per poco o tanto tempo.

Patch Adams, medico statunitense e ideatore della Clownterapia, sostiene da sempre che il medico non deve solo curare il malato, ma anche prendersi cura di lui. Ed ai medici clown da diversi anni si sono aggiunti i volontari “clown di corsia”, persone che spesso non hanno niente a che fare con il mondo ospedaliero ma che con amore dedicano il proprio tempo, dopo essere stati formati, a chi ha difficoltà anche solo a ricordare come si sorride. Quest’aiuto, che può sembrare poca cosa, migliora sensibilmente la qualità della vita dei pazienti, permettendo loro un rapporto più sereno con la malattia e la cura da seguire.
In cambio, alla fine della sua visita, il clown porterà con sé un cuore appesantito dolcemente dai sorrisi ricevuti, dall’essere riuscito, seppure per breve tempo, a portare nelle sue fiabe gli occhietti dei bimbi che lo hanno accolto e gli occhioni di chi, nonostante l’età adulta e la consapevolezza della malattia, si è lasciato trasportare in un mondo magico per tornare a sorridere.